Ti ho visto mia Chimera,

librandomi sopra il tuo cielo

ho scorto la chioma dei miei desideri,

abbandonata al vento come fiamma d’un capo immortale.

 

Ti ho cercato

come povero pastore

sperso in una tundra senza gregge.

 

Ti ho cercato nell’immenso regno,

nell’azzurro limite

e, infine,  ti ho trovato là

dove la vita è morbida nuvola.

 

Mentre il rapido scocco anticipa l’ombra del tuo cacciatore

prima dell’eco di un qualunque pensiero

già accusi il dardo

che trafitto il tuo cuor di Leone

ti precipita,

dopo tanto sperare,

dal sogno di ieri alla verità

del domani.

 

 

 

 

zrapie

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