ἀταραξία è in vendita. Placida sul Benaco sempre estivo. Ero sicuro che l’avrei trovata lì ad aspettarmi per sempre. Lungo il lago tranquillo ove sedersi ad ammirare e dimenticare è catartico esercizio di silenzio. Quella vela è in vendita. Come un articolo usato qualunque. Quel segno inequivocabile a galla tra ovvietà e somma espressione artistica è in vendita. Quell’imbarcazione incapace di rabbia e pianto, figlia di un animo semplice o forse di un pittore pedante dell’animo… Un pittore senza i colori dell’Inno alla gioia… Un pittore sordo… Purtroppo io l’ho già ceduta tutta la mia atarassia, anzi, ho smesso di credere che fosse da qualche parte nel mio cuore. Non c’è mai stato in verità spazio nel mio cuore per il riposo delle passioni. Quanto avrei voluto insegnare al mio cuore a tacere… Quante volte ho provato a zittirlo a svergognarlo a rinnegarlo. Quante volte mi sono rappresentato silente avanti a quel naviglio d’acqua dolce con occhi vuoti d’ogni sofferenza a mirare il riposo dei pensieri. Quante volte mi sono ritrovato ad ingannarmi dicendo: “un giorno”. Ora quel giorno non verrà più perché non vi sarà più nemmeno l’immagine della tranquillità nel mio cuore. Saldata anche quella, dileguata venduta sperperata ed estinta nel mercimonio delle passioni sopite. Estinta! Estinta! Estinta! Nella rabbia d’ogni mio dolore. Cancellata dagli occhi per sempre, spersa in un marasma di lacrime e affanni, di dolori al petto di strette soffocanti di fottuti umori schizoidi… ἀταραξία è in vendita.
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