Anacoluto di un giorno
Mentre tendi una mano in attesa di un tozzo
il pane ti sfugge senza nemmeno un morso
non son più i giorni di luglio
quelli che corrono,
è il freddo nebbioso
un cane d’angolo
svoltato
in tristezza
alla fine di un anno
rincorso per vivere.
Passa il tuo treno
il mio tram è lì fermo
lo vedi anche tu…
La flebile luce
d’ una vecchia vettura
binari infiniti
infiniti fratelli
ti porta a Chicago nel ‘42
ma poi
con gioia gioiosa
gioiamo di gioia
d’intorno gioendo
d’antica memoria
la mano sempre più tesa
in fervida attesa
vagabonda di sguardo
stracciona codarda di certo bastarda
stringe con forza un raggio di luce
irride il mondo
sincera e beffarda.
Francesco ci guida
tu, dei tuoi desideri non fai mai misteri
senza troppi pensieri
aiutami anche oggi a voltare la carrozza di ieri
come sempre di corsa verso il domani
sali tu
che poi tocca a me
prossima fermata:
“Anacoluto di un giorno”. |